Tavole Planetarie di Agrippa: generalità
– Tavole Planetarie di Cornelio Agrippa: Generalità –
Nel 1531, il famosissimo alchimista, astrologo, esoterista e filosofo tedesco Heinrich Cornelius Agrippa di Nettesheim (Colonia, 14 settembre 1486 – Grenoble, 18 febbraio 1535), pubblica il “De occulta filosofia“, un’opera in cui si fondono alchimia, cabalismo, neoplatonismo e pitagorismo, che rappresenta uno dei principali punti di riferimento dell’esoterismo ed occultismo del periodo rinascimentale. L’intero ventiduesimo capitolo del secondo libro “Magia Celeste“, è dedicato ai sette Quadrati Magici (o “Tavole Planetarie” o “Tavole Sacre”) legati ai sette Pianeti classici, indicandone virtù, corrispondenze e utilizzi magici. Per operare con le tavole planetarie riportate in quest’opera, ovvero comprendere come realizzarne i talismani nella pratica, occorre anzitutto essere in grado di interpretare correttamente le indicazioni che sono riportate. In particolare nel capitolo “Dell’osservazione delle cose celesti, necessarissima in ogni operazione magica“, si legge:
In ogni operazione magica bisogna dunque osservare le posizioni, i moti, e gli aspetti delle stelle e dei pianeti nei rispettivi segni e gradi e in quali disposizioni si trovino tutte queste cose rispetto alla latitudine e alla longitudine del luogo perché tutto ciò modifica gli angoli prodotti dai raggi dei corpi celesti sull’immagine delle cose, angoli secondo i quali si trasfondono i poteri celesti. Così, nell’operare cosa che sia in relazione a ciascun pianeta, bisognerà collocare questo nelle sue dignità fortuna e potenza e badare a che sia dominante nel giorno nell’ora e nell’aspetto del cielo.
Agrippa, Cornelius. De Occulta Philosophia: Libro II Magia Celeste
L’autore prosegue poi specificando che deve essere presa in considerazione anche la posizione della Luna, il cui aspetto favorevole è imprescindibile per il successo di ogni operazione magica.
L’idea in generale è che il patrocinio degli astri sia fondamentale per l’operazione magica. In particolar modo vi sono rituali che richiedono l’azione simultanea di più astri, le cui posizioni ci si deve assicurare si trovino in aspetto favorevole (o almeno si abbia cura di scegliere gli aspetti angolari). Sostanzialmente Agrippa vuole allertare l’operatore di curarsi di quegli aspetti che ad oggi sono già noti a chi si occupa di astrologia, vale a dire le posizioni dei pianeti in opposizione o quadratura (aspetti nefasti) e la congiunzione, il trino e il sestile (aspetti benigni). In particolare raccomanda l’aspetto “in congiunzione” come il più efficace.
La tracciatura delle Tavole Planetarie (o “Quadrati Magici”) è raccomandata in giorni e orari planetari opportuni rispetto all’intento/scopo che si vuole ottenere con la loro realizzazione.
Nel capitolo “Dei momenti in cui le influenze dei pianeti sono più efficaci”, viene specificato come i pianeti siano “possenti” quando si trovano nel loro “domicili” o “esaltazioni”, o “triplicità”, o “Termini” o “aspetti in direzione e fuori della combustione”, quando sono negli angoli, specie dell’oriente o della decima casa. Comprendere precisamente cosa significhi questa spiegazione è di fondamentale importanza quando in merito alla realizzazione dei quadrati magici Agrippa raccomanderà di effettuare l’incisione (se su metallo) o la tracciatura (se su pergamena con inchiostro opportuno) quando il pianeta è “glorioso”, oppure “fortunato” e così via.
Dignità e debilità dei pianeti
In astrologia, i pianeti hanno delle proprie virtù naturali (ad esempio il sole produce Calore e la Luna produce umido). In base a tali virtù, esercitano un influsso. L’influsso può rappresentare un significato particolare a seconda dell’aspetto (quadratura, trigono, …) che il pianeta presenta rispetto agli altri astri, e può acquisire un significato particolare a seconda del segno in cui si trova. Quando l’influsso di un pianeta è crescente, si parla di dignità, quando invece è decrescente (ovvero l’influenza diminuisce) allora ci troviamo di fronte a una debilità. Non bisogna farsi ingannare dalla terminologia: la dignità in sé non corrisponde a un’influenza favorevole, tanto quanto la debilità non corrisponde a un’influenza sfavorevole. Tutte le influenze, favorevoli o no, vengono accresciute dalla dignità e diminuite dalle debilità.
Quindi che quando un pianeta si trova in dignità (domicilio o esaltazione) in un determinato segno, può esprimere il proprio potere al massimo, sia in positivo che in negativo. Quando un pianteta si trova in debilità (esilio o caduta), vale a dire nella condizione opposta alla dignità, allora esprime il proprio potere in modo molto debole.
Domicilio, Esilio, Esaltazione e Caduta dei pianeti
Il Domicilio è la dignità più forte. L’influenza di un pianeta è considerata accresciuta se si trova nel suo domicilio. Ogni pianeta classico, inoltre, ha domicilio in soli due segni zodiacali a eccezione del Sole e della Luna, che sono definiti luminari.
Da Wikipedia:
Il domicilio in astrologia è il legame peculiare di ciascun pianeta con due specifici segni zodiacali eletti a sua «dimora», mentre i luminari (Sole e Luna) sono domiciliati in un solo segno zodiacale. Il domicilio è una delle 5 dignità astrologiche che legano positivamente ogni pianeta e luminare in modi diversi ai segni zodiacali.
Wikipedia – Domicilio (Astrologia)
Quindi le caratteristiche dei pianeti e dei luminari si manifestano con maggiore intensità (fortitudo), quando si trovano nei rispettiivi domicili (in cui essendo padroni della loro dimora naturale, la loro potenza è massima).
L’Esaltazione è la seconda dignità di un pianeta, e quando un pianeta si trova nel segno di esaltazione tutte le sue qualità (positive e negative) vanno considerate aumentate, così come vanno considerati aumentati tutti gli effetti (positivi e negativi) legati alla sua posizione e ai suoi aspetti con gli altri pianeti. Da Wikipedia:
L’esaltazione è una delle cinque dignità astrologiche che legano ciascun pianeta ad alcuni segni zodiacali. Opposta all’esaltazione è la caduta.
Wikipedia – Esaltazione
Se nel domicilio un pianeta è nella sua dimora naturale, per cui le sue caratteristiche sono in perfetta sintonia con il segno che lo ospita e manifesta la sua influenza al meglio (ad es. il Sole è in domicilio in Leone), altrettanto quando è in esaltazione, avendo molta affinità con il segno che lo ospita, il pianeta si trova perfettamente a suo agio e acquista forza. In questa posizione può anche eccedere nella manifestazione delle proprie caratteristiche.
L’Esilio è opposto al domicilio. Da wikipedia:
L’esilio in astrologia è una condizione di afflizione di un pianeta o luminare quando questo è posto nel segno zodiacale o nei due segni opposti ai propri domicili astrologici. L’esilio è una delle debilità astrologiche che legano ogni pianeta e luminare ai diversi segni zodiacali. Secondo la teoria astrologica, le caratteristiche di pianeti e luminari si manifestano comunque, ma con più difficoltà quando essi si trovano nel loro esilio.
Wikipedia – Esilio (Astrologia)
Quindi quando un pianeta si trova in esilio, il suo effetto viene raffreddato, diminuito, praticamente annullato.
La Caduta (o depressione) è in contrapposizione all’esaltazione e avviene quindi nei segni opposti a quest’ultima. Da Wikipedia:
In astrologia, la caduta di un pianeta o luminare si determina quando esso si trova in opposizione al segno zodiacale in cui ha la sua esaltazione. Un pianeta in caduta si trova in posizione di massima debolezza astrologica ed esprime, di conseguenza, con molta fatica, o non riesce ad esprimere le proprie qualità caratteristiche.
Wikipedia – Caduta (Astrologia)
Quindi quando un pianeta o luminare è in caduta, non riesce ad esprimere il proprio potere.
Conclusioni
I quadrati magici possono essere utilizzati per chiamare gli spiriti, come base per creare sigilli magici, oppure come talismani veri e propri. Quando li si vuole utilizzare come talismani, va inciso su un lato il quadrato magico e sul lato opposto il glifo e i sigilli del pianeta, della sua intelligenza ed eventualmente anche del suo spirito.
Nelle pagine dedicate si possono trovare le descrizioni ed indicazioni dei sette quadrati magici:
- Tavola di Saturno
- Tavola di Giove
- Tavola di Marte
- Tavola del Sole
- Tavola di Venere
- Tavola di Mercurio
- Tavola della Luna
In generale viene spiegato come per ottenere risultati propizi, favorevoli, le incisioni (o tracciature se su pergamena) devono avvenire quando il pianeta è in dignità essenziale, non afflitto, e forte anche per dignità accidentale in virtù della sua collocazione all’ascendente (Ac) o al Medium Coeli (Mc). Sarebbe bene prendere in considerazione anche le altre condizioni generali, come ad esempio Luna forte e non afflitta. In generale l’idea è che la configurazione astrologica nel momento della lavorazione sia tale da favorire l’intento per cui si crea il talismano. Se ad esempio l’intento principale nel creare la Tavola di Venere è favorire il concepimento (una delle diverse proprietà di questa tavola), non solo sarebbe bene compiere il lavoro quando Venere è in dignitià ed in buono stato, ma anche quando la configurazione astrologica presenta elementi che favoriscono il concepimento. Se invece si esegue il lavoro quando Venere è in debilità essenziale o afflitto, si avranno gli effetti contrari a quelli che la Tavola di Venere è in grado di propiziare.
Fonti:
- Agrippa, Cornelius. De Occulta Philosophia: Libro II – Magia Celeste
- Wikipedia: Heinrich Cornelius Agrippa di Nettesheim
- Wikipedia: Domicilio (Astrologia)
- Wikipedia: Esaltazione (Astrologia)
- Wikipedia: Esilio (Astrologia)
- Wikipedia: Caduta (Astrologia)