Tecnica della galleria d’arte
Tecnica della galleria d’arte
La tecnica che ci accingiamo ad esporvi è stata studiata appositamente per tutte le persone che ci hanno richiesto un modo per sperimentare le vite precedenti e per tutti coloro che, non sapendo che cosa li aspetta dopo la morte, vogliono indagare personalmente sull’esistenza della reincarnazione. Questo semplice metodo può cambiare radicalmente la nostra prospettiva da cui guardiamo il mondo, perché ricordare tali esperienze passate ci dona la consapevolezza dell’inganno che chiamiamo “morte”.
- Preparazione – Sedetevi comodi in un posto tranquillo e silenzioso, possibilmente in penombra, non completamente al buio o in piena luce. Tenete la spina dorsale diritta, con la testa bilanciata sulla colonna vertebrale (è possibile effettuarla anche da sdraiati). Chiudete gli occhi e respirate naturalmente, poi puntate l’attenzione sul respiro stesso. Lasciatevi trascinare dal respiro, permettete ai pensieri e alle emozioni di venire e andarsene liberamente, senza provare a controllarle in alcun modo.
- Il Non Luogo – In questo stadio di rilassamento vi trovate in un luogo vuoto, buio, un Non Luogo dove siete soli con voi stessi. Se necessario restate all’interno di questo “ventre”, simile all’utero materno, per il tempo che ritenete necessario prima di accedere alle fasi successive. Quando avete raggiunto un equilibrio utile per proseguire questo percorso, solamente a quel punto, nel Non Luogo, accendete una luce e iniziate ad illuminarlo. Adesso, davanti a voi e ben distinta si trova una porta incastonata in una parete rocciosa; essa è di un bel legno intagliato a mano, la potete toccare, sentirla ruvida e antica. Presenta un pomello di ottone e quando vi sentite pronti girate il pomello ed entrate all’interno della stanza che troverete.
- La prima stanza: Il Corridoio / Galleria d’Arte – Appena richiusa la porta alle spalle, vi trovate all’interno di una lungo corridoio, si tratta di una galleria d’arte. E’ illuminata, con le pareti adornate di tanti quadri molto grandi, delle stesse dimensioni di una porta. E’ la stanza senza tempo né spazio, quella della vostra eterna essenza. Potete quindi toccare le pareti e il terreno per sentirne la consistenza, se liscia o ruvida, secca o umida, polverosa o pulita. Non appena ambientati, iniziate a camminare ed osservare i vari quadri, raffiguranti le vostre vite passate.
- La seconda stanza: Primo quadro / Vita Passata – Ad ogni passo potete osservare un quadro diverso sia sulla parete destra che sinistra. Quando vi sentite particolarmente attratti da un immagine ponetevi di fonte ad essa, guardandola intensamente fino a quando non assume un aspetto semi-liquido, ed a quel punto entrateci dentro. Qui vi troverete in uno spazio-tempo diverso da quello sperimentato nel quotidiano, si tratta di una vita trascorsa che potete finalmente rivivere. Guardatevi intorno, vedete qualcosa di particolare? Dove vi trovate? Ci sono odori nell’aria? Godetevi la scena e quando siete pronti tornate alla galleria dallo stesso punto in cui siete entrati.
- La terza stanza: Secondo quadro / Vita Passata – Tornati nel lungo corridoio di nuovo potete osservare i quadri e quando uno di essi vi attrae particolarmente ponetevi di fonte ad esso, guardandolo intensamente fino a quando non assume un aspetto semi-liquido, ed a quel punto entrateci dentro. Qui vi troverete in uno spazio-tempo diverso da quello sperimentato nel quotidiano, si tratta di una vita trascorsa che potete finalmente rivivere. Guardatevi intorno, vedete qualcosa di particolare? Dove vi trovate? Ci sono odori nell’aria? Godetevi la scena e quando siete pronti tornate alla galleria dallo stesso punto in cui siete entrati. Potete ripetere questo passaggio per ogni quadro che attrae la vostra attenzione, prima di tornare nuovamente nella dimensione quotidiana.
- Ritorno al Mondo – Quando vi sentite pronti, infondo al corridoio, di fronte a voi, troverete una porta. Afferrate la maniglia della Porta e chiudetela dietro di voi. Pian piano ritornate ad ascoltare gli odori, i suoni del luogo in cui realmente vi trovate, ed a muovere lentamente alcune parti del corpo. Siete di nuovo nella vostra dimensione quotidiana e, non appena vi sentite pronti, potete aprire gli occhi.
Fonte: Il loto dai mille petali