Tavola del Sole
La Tavola del Sole consiste in un quadrato di ordine 6, che ha per costante 111 (ovvero la somma delle colonne, delle righe – anche dette “traverse” – e delle diagonali principali, danno come risultato sempre 111) e la somma totale dà 666.
Nel “Magus” di Barret si legge che incidendola su una lamina di oro puro, con il sole glorioso, rende colui che la porta rinomato, amabile, accettato, potente in ogni azione e simile ad un re, incrementando i suoi possedimenti, e permettendogli di trasmutare in azione ogni suo desiderio. Incidendola invece con il sole infortunato, rende tiranni, orgogliosi, ambiziosi, insaziabili e conduce alla morte per una malattia. Altre fonti specificano che il quadrato magico può essere tracciato con un inchiostro giallo o arancione su una pergamena vergine e le sue proprietà propiziano fortuna e successo nel lavoro.
Qualcbe precisazione sull’incisione del quadrato insieme al sole Trionfante o al Sole infortunato. Ricordiamo che Cornelio Agrippa nel suo “De Occulta Philosophia” specificava che ciascun quadrato planetario può esercitare un influsso benefico oppure malefico in funzione dell’immagine che lo accompagna, secondo la tradizionale ambivalenza dei simboli.
Fonti:
- Francis Barret – “Il Magus ovvero l’Investigatore Celeste (1801)” – Edizioni Rebis (2001)
- Cornelio Agrippa – “De Occulta Philosophia” – Secondo libro (1533)
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