Alchimia Verde
MERCURIO: nel regno vegetale il mercurio è rappresentato dall’alcool etilico. L’alcool è allo stesso tempo fuoco e acqua: è un liquido trasparente e chiaro, facilmente infiammabile. L’alcool etilico non si trova in natura allo stato libero, ma può essere ottenuto dalle piante con il processo della fermentazione seguito da distillazione.
ZOLFO: nel regno vegetale lo zolfo è rappresentato in forma pura soprattutto dagli oli essenziali,la parte fissa dello zolfo si ottiene tramite evaporazione del liquido rimasto dopo la fermentazione e estrazione del mercurio e delle sostanze fisse. La proporzione dei componenti degli oli essenziali è molto variabile in rapporto all’ambiente e alle condizioni di coltura delle piante.
SALE: il sale rappresenta il corpo delle piante. Al contrario dello zolfo non è liquido, nè volatile, ma fisso e non combustibile. Il sale delle piante può essere ottenuto con l’aiuto dell’incenerazione e della calcinazione”
Questa suddivisione alchemica risulta necessaria a chi intraprende la pratica spagirica (alchimia verde) ed è una semplificazione che ho riportato dal libro ” Alchimia verde” di M.M.Junius. Attraverso passaggi dettagliati vengono spiegati i metodi di estrazione dei tre principi delle piante che poi vengono utilizzati per le preparazioni.
Le tematiche sono impegnative e richiedono uno studio lungo e approfondito di elementi di chimica e anche una discreta attrezzatura. Ho voluto riportare questa dicitura perchè sopratutto in testi un po’ datati troviamo questi termini e spesso non vengono compresi. In pratica il mercurio è l’alcool ottenuto dalla fermentazione delle piante,lo zolfo è la parte degli oli essenziali ed il sale una preparazione derivata dalla materia che compone la pianta stessa. Il percorso alchemico non è fatto solo di elementi scientifici,ma unisce a questi elementi astrologici,spirituali,filosofici ed esoterici.
Risulta quantomeno affascinante la definizione della lavorazione alchemica che ci dà Sédir : “…il potere curativo di un vegetale risiede nel suo spirito; o, nello stato naturale, l’attività dello spirito è ostacolata e la sua luce oscurata dai rivestimenti della materia, bisogna dunque distruggere questi involucri o, perlomeno, trasmutarli in qualcosa di puro e fisso…..Tutta la magia del regno vegetale risiede dunque nella conoscenza degli spiriti delle piante. Questi sono coloro che l’antichità ha conosciuto sotto il nome di DRIADI, AMADRIADI, SILVANI, FAUNI, le fate del Medioevo, i Doire Oigh dei Galli, le Grove Maidens degli Irlandesi ,Paracelso chiama quelli che abitano le foreste SILVESTRI, e NINFE quelli delle piante acquatiche…….” (Ma quest’ultima è un’altra storia, che approfondiremo in seguito….)
Fonti: